L’Alleanza per la Professione Medica è una associazione di recente fondazione (costituita nell’ottobre dello scorso anno), che è molto attiva nel difendere e nel promuovere la figura professionale del medico a partire dal profilo della autonomia decisionale; e in tal quadro esprime iniziative e formula proposte concrete a sostegno del ruolo centrale della professione, in stretto rapporto funzionale con la tutela della salute dei cittadini. Con l’intento di sensibilizzare gli organi e i soggetti competenti in tali problematiche, i sindacati dell’Alleanza per la Professione Medica (APM) hanno inviato al Ministro della Sanità, ai Presidenti delle Commissioni Sanità di Camera e Senato e alla Presidente FNOMCeO, un documento di rilievo (anche in rapporto all’eccessivo ritardo nel procedere dei lavori parlamentari sui numerosi progetti e disegni di legge pertinenti). Di tale documento si evidenziano e si richiamano, in sintesi, alcuni punti fondamentali.

L’abnorme sviluppo del contenzioso tra medico e paziente. Nel corso degli ultimi decenni, favorito anche dall’importazione dei modelli medico-legali anglosassoni, il fenomeno del contenzioso tra medico e paziente ha subito un notevole aumento, trovando risposta e accoglimento nella evoluzione giurisprudenziale.

Un presupposto culturale improprio: l’onnipotenza della scienza medica. Tra i vari fattori alla base di questa evoluzione culturale e giurisprudenziale vi è una diffusa identificazione della medicina come una pratica salvifica, la quale, nell’ottica di molti pazienti, dovrebbe garantire non solo la guarigione, ma parimenti un prolungamento (a volte irrealistico) della vita di ciascuno.

Problemi e conseguenze delle distorsioni in atto. Per far fronte alle crescenti spese legate ai rischi della professione medica e ai risarcimenti per i pazienti, le Aziende sanitarie e i medici si trovano a dover affrontare problemi (medicina difensiva, assicurazioni obbligatorie, personale precario) che rischiano di riflettersi negativamente in termini di minore attenzione verso la sicurezza dei pazienti e degli stessi operatori sanitari.

Alcune prospettive concrete. Secondo il documento dell’Alleanza per la Professione Medica, dovrebbero essere posti in atto interventi mirati alla soluzione delle varie problematiche secondo le seguenti direttive:

  • per quanto riguarda i medici dipendenti: così come l’imprenditore sopporta i rischi relativi all’attività d’impresa, parimenti lo Stato dovrebbe farsi carico degli errori che si verificano nelle Aziende sanitarie, salvo rivalersi, in via amministrativa, su chi ha commesso l’errore;
  • per quanto riguarda i medici libero-professionisti: l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità di questi soggetti dovrebbe essere disciplinata analogamente a come accade in altri settori (ad esempio, l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore).

Necessità di procedere rapidamente, in sede parlamentare, alla approvazione della normativa in itinere. Il documento dell’Alleanza per la Professione Medica conclude con l’auspicio di superare l’impasse parlamentare sulle proposte normative ferme da troppo tempo alla Camera: una situazione causata dai continui rinvii, da parte delle Commissioni Affari Sociali e Igiene e Sanità, relativamente alla stesura di un testo unificato in tema di colpa professionale.