Scienza e diritto, medicina e giustizia sono mondi da sempre destinati ad incrociarsi e a trovare un canale di comunicazione comune. Medici e magistrati, ed intorno a loro avvocati e giornalisti, da sempre si osservano reciprocamente con rispetto e bisogno reciproco ma anche con una diffidenza dovuta a radicali diversità di approccio e di linguaggio, laddove il diritto ragiona in termini di certezza oltre ogni ragionevole dubbio e la scienza medica in termini di probabilità. È solo con una rigorosa individuazione degli obiettivi e dei ruoli specifici di ciascuna figura e con uno sforzo continuo di comprensione reciproca, anche nel momento della formazione, che si possono dunque individuare e affrontare correttamente i cruciali argomenti della colpa e della responsabilità medica tenendo conto dei progressi medici, dei radicali mutamenti nella sensibilità giuridica e sociale e delle novità normative. 

Alla luce di questo quadro, si cercheranno spunti concreti da plurimi punti di osservazione su alcuni argomenti di scottante attualità, come nuove tecniche diagnostiche (potenzialità e limiti della autopsia virtuale mediante Radiografia, Tomografia Computerizzata e Risonanza Magnetica) e situazioni giuridiche di “frontiera” dove i diritti fondamentali stessi sono messi alla prova nella loro esistenza e nel loro esercizio (fine vita nelle lesioni cerebrali e prelievo d’organi).

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