Il ruolo del Codacons. Il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), nel corso degli ultimi anni, è stato spesso il punto di riferimento per quei cittadini che avvertivano l’esigenza di un supporto immediato, individuale o collettivo.

Il servizio di denuncia e consulenza sui casi di “malasanità”. Da qualche tempo, il Codacons offre un servizio (tramite numero verde) di denuncia e consulenza gratuita sui casi di “malasanità”, partendo dal presupposto di quanto sia ostico, per il cittadino comune, confrontarsi con la “giungla giuridica” sostanziale e processuale, spesso fonte di spese e difficoltà per chi ritenga di aver subìto un danno alla salute. Grazie a questo servizio, il cittadino può ottenere una consulenza gratuita da “un team di avvocati specializzati in risarcimento dei danni alla salute”, per poi decidere se iniziare o no il percorso giudiziario. Ove il cittadino si orienti affermativamente, potrà scegliere un avvocato di propria fiducia oppure avvalersi di uno degli avvocati del Codacons.

Gli esiti dell’eventuale giudizio e i relativi costi. Come specificato dal Codacons, nel caso in cui il giudizio per il risarcimento del danno, eventualmente instauratosi, dovesse concludersi con esito favorevole per la richiesta, l’avvocato del team riceverà, come unica retribuzione, una percentuale della somma che l’assistito abbia ottenuto a titolo di risarcimento. Nel caso in cui, viceversa, il giudizio avesse esito sfavorevole, nulla sarà dovuto all’avvocato.

Iniziative analoghe in tema di responsabilità medica. Il Codacons non è l’unico ente a fornire un servizio di tal genere. Esistono associazioni e siti internet appositamente creati per consentire, al cittadino che si ritenga danneggiato da attività medica, di ottenere consulenza o altre forme di tutela. Spesso, come nel caso descritto, la retribuzione dell’esperto è condizionata al risarcimento.

La focalizzazione mediatica sulla figura del medico. I menzionati servizi di consulenza e tutela si inseriscono nel trend attuale che esprime una notevole focalizzazione in tema di professioni mediche, considerate specificamente sotto il profilo dei danni che ne possono derivare e dei risarcimenti che si possono conseguire. È un trend che, nel contesto più ampio dell’informazione, può creare – in chi si confronta quotidianamente con il faticoso impegno di una professione difficile anche per i limiti oggettivi che la condizionano – una percezione di accanimento mediatico; e tale percezione può trovare qualche argomento nel constatare che altre professionalità parimenti cruciali (come i magistrati o gli ingegneri o gli architetti o i commercialisti) non risultano oggetto di attenzioni confrontabili (senza che nessuno abbia mai pensato a numeri verdi o ad analoghe iniziative). Verosimilmente, nella visione collettiva, si è ormai prodotta una immagine del medico che lo porta quasi in testa nell’elenco delle “categorie professionali” con connotazioni di negatività; e non è difficile intendere quanto un tal clima sia pericoloso per un sereno svolgimento della professione e, soprattutto, per perseguire efficacemente (al riparo di effetti distorsivi) il prezioso bene collettivo della salute.